Fare innovazione significa anche modificare ciò che ci sembra fisso e immutabile: se impariamo a osservare in modo critico quanto abbiamo davanti agli occhi ogni giorno troveremo delle strategie che ci porteranno al miglioramento continuo. E se parliamo di energia, questo miglioramento si trasformerà anche in un vantaggio economico.
Ogni prodotto infatti è il risultato di una materia prima dopo la sua lavorazione, e ogni lavorazione implica immissione nel processo di qualche forma di energia: ridurla e ottimizzarla è ormai diventato indispensabile, sia ai fini dell’economia del processo industriale sia in ottica di sostenibilità ambientale e decarbonizzazione.
Quando si considerano processi chimici costituiti da reazioni che hanno necessità di condizioni chimico-fisiche specifiche, si può intervenire in diversi modi affinché l’energia sia ottimizzata.
Si può ad esempio lavorare per trasformare un processo a batch, che prevede quindi degli step ripetitivi di riscaldamento e raffreddamento, in un processo in continuo che non avrà più bisogno di accensioni e spegnimenti, con un conseguente risparmio energetico.
Volendo entrare ancora di più nel dettaglio, il calore prodotto dal motore endotermico, ad esempio un frigorifero, può essere riutilizzato attraverso un compressore che lo restituisca per scaldare l’acqua di un’altra fase del processo, o addirittura per il riscaldamento di uffici o magazzini.
Un altro esempio è costituito dal vapore acqueo che spesso viene disperso e rappresenta uno dei maggiori punti di inefficienza di un processo. Oggi però esistono sistemi di recupero di condense pressurizzate capaci di restituire il calore come energia termica per altri step di produzione.
Un modo più radicale di ridurre inefficienze energetiche è evitare completamente la dispersione del calore usando dei processi a freddo ma catalizzati. Questo implica un cambio di ricetta che potrà aprire a strategie e sinergie ulteriori nel processo stesso, in quanto anche i prodotti potrebbero giovarne in termini di purezza o resa.
Non deve spaventare in questo caso il bilancio economico della reazione: è vero che spesso i catalizzatori sono a base di metalli nobili e quindi costosi (nonostante la ricerca stia sempre più puntando alla loro sostituzione con metalli non nobili), ma è altrettanto possibile che il risparmio energetico derivante dalle basse temperature compensi ampiamente la spesa.
A volte una riduzione dei costi dell’energia può essere frutto esclusivamente di una pianificazione delle attività produttive tale da ridurre gli sprechi, come ad esempio la riduzione dei tempi di step eccessivamente lunghi, l’eliminazione di una fase di raffreddamento, lo studio di un flusso continuo di attività che non preveda tempi di fermo, o lo spostamento fisico di una reazione vicino a una che ne sfrutti il calore.
Ogni strategia per essere valida e dare buoni risultati deve essere sempre il frutto sia di uno studio attento, dettagliato e competente di tutte le fasi del processo, sia della visione olistica del suo contesto.
La natura di InnoChem Service da sempre punta sulle competenze e sull’esperienza per offrire ai propri clienti l’eccellenza nella consulenza sullo studio dei processi industriali per identificare tutti i miglioramenti che contengono un potenziale ritorno economico.