Considerate di essere sbarcati sulla Luna a distanza di 80 Km dalla base che vi stava aspettando. Avete un problema o no? Certamente sì. Serve a qualcosa dare colpe ai sistemi di controllo della navicella? Proprio no. E allora come ci dobbiamo comportare per migliorare la nostra situazione? Questa è la domanda che ogni problem solver deve farsi quotidianamente quando lavora.
Un problema non è semplicemente ciò che è andato male, bensì un divario tra lo stato attuale e quello desiderato.
L’assenza di problemi, i troppi problemi e l’uso continuo di altri alibi simili per non intervenire sono una pratica comune, anche in aziende molto strutturate.
Il miglioramento continuo comincia dall’ammissione che c’è un problema considerando il problem solving come il percorso verso lo stato ideale.
Se non si vedono problemi, per quanto piccoli essi possano essere, su cui si può agire personalmente, non può esserci miglioramento.
Anche la pratica di trovare un “colpevole” non fa altro che mantenere il problema vivo, poiché non si guarda oltre, identificando l’obiettivo ideale che si vuole raggiungere e lavorando insieme per raggiungere tale traguardo.
La capacità di vedere i problemi e risolverne le cause alla radice sono attività che si sviluppano in 4 passi:
- La pratica quotidiana
- L’applicazione dell’A3 thinking, cioè di un percorso strutturato fatto di strumenti e principi.
- Il coaching, un feedback correttivo per assicurarsi che si sia sul percorso di apprendimento corretto
- La padronanza, cioè accorgersi che si sta migliorando
InnoChem Service si propone per affiancarvi e supportarvi nelle attività di formazione del personale in tecniche di problem solving a tutti i livelli.
La formazione, non solo farà crescere il know-how aziendale, ma darà l’opportunità di diventare indipendenti da infiniti contratti di consulenza. Il personale avrà gli strumenti per risolvere da solo o in piccoli gruppi gli inconvenienti quotidiani e avrà la spinta innovatrice per implementare azioni di miglioramento continuo a lungo termine.