In un processo chimico è normale avere come risultato alcuni sottoprodotti che devono essere smaltiti come rifiuti. In un’ottica di economia circolare il ripristino ambientale e il riciclo sono due metodologie molto seguite, ma è possibile anche trasformare costi in nuovi guadagni tramite programmi di innovazione, operational excellence e ampliamento del portfolio prodotti aziendale.
Dare nuova vita a degli scarti diventa infatti più facile se l’impresa si apre a nuovi mercati, considerando altre industrie come partner e non competitor.
Anche prodotti con bassa purezza possono essere di interesse per altri settori. La chimica dei prodotti per l’edilizia o per l’agricoltura accoglie volentieri la possibilità di utilizzare sottoprodotti di altre industrie specializzate, per esempio, nella chimica inorganica. Ed ecco che il ferrino, scarto delle acciaierie diventa materia prima per la produzione di cloruro ferrico; il rame, sottoprodotto delle raffinerie di metalli preziosi, tramite un facile processo elettrolitico viene raffinato e venduto al pari di altri prodotti; i nitrati presenti nelle acque di lavorazione di un’industria farmaceutica vengono raccolti e cristallizzati per farne fertilizzanti.
L’efficienza di un processo non passa solo dalla riduzione degli scarti e l’aumento delle rese che spesso richiedono sforzi importanti sia a livello tecnologico che economico. Cambiare prospettiva e considerare un co-prodotto come nuovo prodotto, può portare l’industria chimica a innovare molto più velocemente di quanto non abbia mai fatto prima. Anche l’aggiunta di un semplice impianto di cattura, può far recuperare sostanze che altrimenti verrebbero scartate come rifiuto e quindi considerate costi vivi e fissi.
InnoChem Service fornisce supporto operativo e formazione del personale interno per identificare quei processi che possono dare nuova vita a delle sostanze altrimenti scartate. Per maggiori informazioni scriveteci a info@innochemservice.com